I buchi neri

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Aprile 2016 (Anno XIII – Numero 4), consultabile in questa pagina web.

In natura conosciamo 4 forze: la nucleare forte, la debole, le interazioni di Coulomb e di Newton. Mentre la forza elettrostatica è contraddistinta da cariche opposte che si neutralizzano a vicenda, la gravità è l’unica energia che non si annulla mai, al contrario si somma sempre, proprio per questo è importante. Infatti esplica sempre la sua influenza, le masse non si stancano mai di attrarsi, e questo fa crescere i corpi celesti e plasma le masse stellari, insomma è il “motore dell’universo” e lo “scultore della materia”.

Come è possibile che la gravità si propaghi nel vuoto? Qui si inserisce il concetto di campo gravitazionale: una massa, così come una carica elettrica, crea intorno a se un campo di influenza. Da qui derivano le leggi della meccanica newtoniana, ma allora perché c’è bisogno di Einstein? Le leggi di Newton interpretano perfettamente gli eventi a bassa velocità, ma vicino la velocità della luce serve la relatività generale, secondo cui la gravità è una manifestazione della curvatura dello spazio-tempo. Einstein dice che l’enorme massa del sole curva lo spazio intorno a se, così come farebbe una biglia di piombo adagiata su un cuscino, questa deformazione dello spazio-tempo forza gli altri corpi a muoversi intorno al sole come fossero in un imbuto. Quindi i corpi nello spazio non si muovono su linee rette, ma su orbite geodetiche (curve).

La presenza di una massa curva lo spazio, ma la luce viaggia nello spazio, e quindi anche questa segue linee curve. Durante un eclissi solare, Eddington dimostra che la posizione delle stelle nel cielo è diversa: le stelle risultano più lontane proprio perché la loro luce passando vicino al sole ha deviato leggermente. Anche il tempo varia, non scorre allo stesso modo in punti diversi del campo gravitazionale, più ci si allontana dal campo più il tempo scorre veloce, infatti la materia crea una deformazione di tutta la trama spazio-tempo. Ad esempio, per fornirci le giuste coordinate gps i satelliti considerano già questo fattore, infatti per loro il tempo non scorre come fossero posizionati sulla terra, e servono le correzioni previste dalla teoria della relatività generale di Einstein.
Se si lancia un oggetto nel cielo ad una velocità maggiore della velocità di fuga (11 km/s per la terra), questo vince la forza di gravità e si allontana dal pianeta. Ora si immagini un luogo nel quale la velocità di fuga è superiore alla velocità della luce, da quella zona nulla può più sfuggire: si tratta di un buco nero! Esiste davvero? Dopo la recente rilevazione delle onde gravitazionali abbiamo la prova che è reale. Si pensi che per diventare un buco nero la massa della terra dovrebbe essere concentrata in una biglia di un centimetro (raggio di Schwarzschild).

Il big bang ha prodotto solo delle particelle elementari, come idrogeno ed elio, tutti gli altri elementi sono stati costruiti dal lavoro instancabile delle stelle, che sono delle proprie e vere fucine, infatti l’elevata pressione dell’attrazione gravitazionale avvia fusioni termonucleari, le quali irradiano enormi quantità d’energia che equilibra la forza di gravità. Quando però il combustibile finisce, la radiazione termica non riesce più a bilanciare la forza di gravità, la massa stellare collassa all’interno, rimbalza sul pesante nucleo ferroso e disperde tutti i composti prodotti nell’universo attorno, compreso il carbonio dal quale è nata la vita sulla terra. Allora possiamo dire di essere polvere di stelle e figli delle stelle. Durante il collasso del corpo celeste, se la massa entra nel raggio di Schwarzschild, la natura può riuscire a formare un buco nero, dal quale nulla può più uscire. In questi casi il raggio di curvatura dello spazio-tempo di Einstein produce un pozzo senza fondo, un imbuto infinito, ossia una singolarità, una zona di cui non abbiamo ancora compreso le leggi fisiche. Se un astronave gira intorno ad un buco nero, mentre sulla terra possono essere trascorsi pochi mesi, per gli astronauti potrebbero essere passati centinaia di anni, poiché vicino ad un forte campo gravitazionale il tempo rallenta enormemente. Lo spazio-tempo è assimilabile ad un mezzo in cui si trasmettono le onde, e le increspature di uno specchio d’acqua sono assimilabili alle perturbazioni dello spazio-tempo create dal movimento della materia.

Ogni volta che è stata aperta una nuova finestra abbiamo trovato grandi sorprese, come Galileo con il telescopio ha scoperto le lune di Giove, con i raggi cosmici si sono scovati i muoni, con le onde radio le pulsar, con i raggi X le stelle binarie, con i raggi gamma le esplosioni GRB, ed ora con l’interferometro laser abbiamo rilevato le onde gravitazionali: il bello è appena iniziato!

Nuovo modello per piccoli impianti fotovoltaici

15/05/2016
Decorsi 180 dell’entrata in vigore del DM 19/05/2015, e quindi dal 24/11/2015, sarà utilizzato il nuovo modello unico per la realizzazione, la connessione e la messa in esercizio degli impianti aventi le seguenti caratteristiche:
– essere realizzati presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
– avere potenza nominale non superiore a 20 kW;
– avere potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
– essere tra quelli per i quali sia contestualmente richiesto l’accesso al regime di scambio sul posto;
– essere realizzati sui tetti degli edifici con le modalità previste dall’articolo 7-bis comma 5 del D.Lgs 28/2011;
– non essere in presenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di prelievo;
– essere aderenti o integrati, ossia l’installazione non è subordinata all’acquisizione di atti amministrativi di assenso, inclusa l’autorizzazione paesaggistica.

Come si compila?
Il modello unico è composto di 2 parti. La trasmissione è solo per via informatica.
Prima dell’inizio dei lavori, il soggetto richiedente trasmette al gestore di rete i dati indicati nella parte I del modello unico.
Dopo la fine dei lavori, il soggetto richiedente invia al gestore di rete i dati indicati nella parte II del modello unico.
Nella parte I del modello, da inviare prima dell’inizio dei lavori, sono richiesti i seguenti elementi:
– dati anagrafici del richiedente e titolarità del diritto;
– data di inizio dei lavori, caratteristiche tecniche dell’impianto e dati catastali dell’immobile interessato;
– dati per procedere all’addebito dei costi di connessione (IBAN, carta di credito, addebito in bolletta).
Al modello unico trasmesso al gestore devono essere allegati anche questi documenti:
– schema elettrico unifilare dell’impianto;
– scansione di un documento d’identità;
– eventuale delega alla presentazione della domanda.
Nella parte II del modello, da inviare ad intervento concluso, vanno indicati:
– la data di ultimazione dei lavori;
– la dichiarazione di corretta esecuzione dei lavori;
– la conformità dell’impianto;
– la conoscenza del contratto e del regolamento di esercizio.

L’universo ci parla

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Marzo 2016 (Anno XIII – Numero 3), consultabile in questa pagina web.
Non si tratta di una nuova filosofia newage, ma della rivoluzione scientifica che stiamo vivendo in questo momento grazie alle rilevazioni delle onde gravitazionali effettuate da LIGO il 14/09/2015.

Cosa sono le onde gravitazionali?
Proprio 100 anni fa il genio di Einstein stravolse le leggi newtoniane con la teoria della relatività, che incorporando la forza di gravità ci spiega come la materia riesce a curvare lo spazio-tempo intorno a lei. Le onde gravitazionali sono deformazioni della trama dello spazio-tempo. Al passaggio di queste onde le distanze spaziali si contraggono ed espandono aritmicamente. Tali onde possono essere generate da fenomeni cosmici in cui una enorme massa asimmetrica si muove velocemente, oppure dall’esplosione di supernove o dalla collisione di oggetti massivi come i buchi neri. Una volta create queste viaggiano alla velocità della luce percorrendo distanze incredibili, poiché non sono rallentate dalla materia che incontrano.

Cosa è LIGO?
LIGO (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory) è un osservatorio ideato per il rilevamento delle onde gravitazionali. Il progetto è stato fondato con l’apporto congiunto tra scienziati del California Institute of Technology (Caltech) e del Massachusetts Institute of Technology (MIT), e sponsorizzato dalla National Science Foundation (NSF). Un sogno ambizioso, uno sforzo epico, un costo elevatissimo (365 milioni di dollari), che però dopo 25 anni di duro lavoro, l’impegno di migliaia di studiosi, la collaborazione di 16 nazioni, contro ogni previsione (Einstein stesso disse che non era possibile) è stato raggiunto questo monumentale traguardo, paragonabile al momento in cui Galileo puntò il telescopio verso il cielo e studiò le stelle 400 anni fa.

Cosa è successo?
Il 14/09/2015 i due interferometri di LIGO (Livingston ed Hanford) hanno misurato le distorsioni nella trama dello spazio-tempo, cioè le onde gravitazionali arrivate sulla terra e prodotte da un incredibile evento, denominato GW150914, accaduto in un punto dell’universo distante 1,3 miliardi di anni luce dalla terra. Le onde sono state generate dalla fusione di due piccoli buchi neri, ognuno 30 volte più grande del sole, che hanno piroettato tra loro a metà della velocità della luce, fondendosi infine in un buco nero più grande (solo 150 km di diametro), mentre 3 intere masse solari di materia si sono trasformate in energia creando l’onda gravitazionale. Questa ha viaggiato per 1.300 milioni di anni (quando sulla terra la vita cellulare era appena agli albori) lungo tutto l’universo, giungendo fino a noi che siamo riusciti a misurare questa impercettibile variazione dello spazio-tempo, durata appena 0,45 secondi, deformando lo spazio di appena 10-21 metri (come accorgersi quando la stella più vicina a noi si sposti di un millimetro!).

Come funziona l’interferometro?
L’interferometro consiste in 2 bracci perpendicolari lunghi 4 km, mantenuti sottovuoto, un generatore laser, un vetro che spezza il raggio inviandolo ai due bracci, e gli specchi che lo riflettono indietro verso un rilevatore. Nelle normali condizioni i fasci luminosi si annullano, ma quando un onda gravitazionale attraversa la terra, questa allunga ed accorcia alternativamente i due bracci, ed i raggi laser percorrendo distanze differenti producono uno sfasamento luminoso che raggiunge il rilevatore.

Conclusioni
Le rilevazioni confermano l’esistenza delle onde gravitazionali, quella dei buchi neri e la possibilità che questi possano scontrarsi. Questo stravolge le nostre conoscenze ed apre scenari completamente nuovi. Dobbiamo essere ancora più orgogliosi perché un ruolo di primo piano è stato svolto dai nostri scienziati di Virgo, un identico osservatorio situtato a Cascina (PI) che diventerà operativo a fine 2016. Quello che scopriremo in futuro è inimmaginabile. L’universo ci parla, ed ora possiamo ascoltarlo in un modo che prima era impensabile!
da Federico Fratini

Gazebo sul terrazzo

15/04/2016

I Gazebo e gli arredi possono essere posizionati sui terrazzi senza dover chiedere alcuna autorizzazione, lo precisa la sentenza 177/2015 del Consiglio di Stato. Questo è invece vietato per il lastrico solare, non adatto ad ospitare persone in sicurezza
Infatti, per poter essere utilizzato dalle persone come spazio aperto per il tempo libero, la copertura deve essere classificata come terrazzo e non come lastrico solare.

Qual è la differenza tra lastrico solare e terrazzo?
Se dagli elementi architettonici, strutturali e progettuali, come ad esempio la presenza di parapetti, dalle caratteristiche costruttive e dalla capacità portante si desume che la superficie è idonea al sostegno e alla sosta delle persone, allora si è in presenza di un terrazzo.
Ad esempio la capacità portante deve essere 400-500 Kg/mq, corrispondente ad un affollamento consistente, ed inoltre devono essere presenti parapetti solidi.
Da sottolineare che la destinazione d’uso e la regolarità urbanistico-edilizia non si possono desumere dalle planimetrie catastali, utili solo ad una classificazione di ordine tributario.

Prorogate le detrazioni al 65%

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Febbraio 2016 (Anno XIII – Numero 2), consultabile in questa pagina web.
L’ultima legge di stabilità ha prorogato le detrazioni fiscali per tutto il 2016, per la riqualificazione energetica dell’immobile, la sua ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Basta solo scegliere cosa rinnovare quest’anno nella propria casa! Vediamo in dettaglio le novità.

Rinnovo detrazioni al 65%
Le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico degli edifici sono state prorogate fino al 31/12/2016. Riepiloghiamo quali sono le spese detraibili:
– isolamento termico dell’edificio;
– sostituzione infissi e persiane;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
– installazione di pannelli solari termici;
– lavori di adeguamento antisismico degli edifici.
La detrazione è estesa anche all’acquisto, installazione e messa in opera degli impianti domotici. Addirittura, per i lavori sulle parti comuni degli edifici, i condomini potranno cedere la loro quota di detrazione alle stesse imprese esecutrici, le cui modalità saranno definite con un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica sono usufruibili anche dagli IACP, Istituti Autonomi Case Popolari, comunque denominati, per gli interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica.

Proroga incentivi al 50%
La legge di stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 la detrazione fiscale del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia. Resta il tetto massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna immobile e il rimborso in 10 rate annuali. Sono detraibili le spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, lavori di ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, acquisto e costruzione di box e posti auto pertinenziali, installazione di dispositivi anti-intrusione, riduzione dell’inquinamento acustico, acquisto e installazione di impianti fotovoltaici, messa in sicurezza dal punto di vista sismico, bonifica dall’amianto, installazione di sistemi anti-infortunio.
I pagamenti vanno effettuati con bonifico bancario o postale. Nella causale bisogna indicare la norma che prevede la detrazione fiscale (DPR 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva dell’ditta che realizza i lavori. Nella dichiarazione dei redditi bisogna indicare i dati catastali identificativi dell’immobile.

Nuovo Bonus mobili
La legge di stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 anche il Bonus Mobili, cioè la detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica destinati ad arredare un’abitazione sottoposta a ristrutturazione, per una spesa massima di 10.000 euro suddividibile in 10 anni.
Inoltre, alle giovani coppie che acquistano la prima casa sarà riconosciuta una detrazione del 50% delle spese sostenute, dal 01/01/2016 al 31/12/2016, per l’acquisto di mobili per un ammontare complessivo fino a 16.000 euro. Per richiedere la detrazione non sarà necessario ristrutturare, ma almeno un componente della coppia dovrà avere meno di 35 anni. Non ci sarà distinzione tra coniugi e coppie di fatto.
Per maggiori informazioni potete consultare sul sito web del giornale www.lapiazzacastelmadama.com i miei articoli nei numeri di maggio 2013, giugno 2013 e dicembre 2013!

Piano casa Lazio 2016

15/03/2016

La Legge Regione Lazio 21/2009 che prevede gli interventi edilizi sul piano casa, così come modificata da ultimo dalla Legge Regione Lazio 10/2011, permette di eseguire lavori di aumento delle cubature o della superficie degli edifici fino al 31/01/2017, data entro la quale deve essere presentata la DIA. La Dia è un’autocertificazione, presentata da un professionista iscritto, che si assume la responsabilità del rispetto delle norme urbanistiche.
La norma prevede una serie di interventi edilizi da effettuare in deroga a strumenti urbanistici e regolamenti edilizi vigenti. I lavori di aumento delle cubature o della superficie sono consentiti sia sugli edifici residenziali che su quelli a destinazione diversa. Al contrario, la demolizione con successiva ricostruzione è ammessa solo sugli immobili a uso abitativo. Grande attenzione è riservata anche alla riqualificazione delle periferie e all’edilizia sociale.
L’applicazione della legge si articola in cinque livelli:
– Ampliamento degli edifici a destinazione residenziale, che usufruiscono di bonus volumetrico dal 20% al 35%;
– Ampliamento degli immobili non residenziali, con premio di superficie fino al 20% e 25%;
– Demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali, attuabile con un aumento del 35% e di un 10% aggiuntivo se l’intervento è realizzato sulla base di un progetto vincitore di un concorso di progettazione;
– Demolizione e ricostruzione degli edifici non residenziali, con margini del 35%;
– Recupero degli edifici esistenti, destinando all’uso residenziale quote fino al 20% dei volumi accessori e pertinenziali;
– Riqualificazione urbana e ambientale con la delocalizzazione ed eventualmente l’aumento dei diritti edificatori;
– Edilizia residenziale pubblica e sociale, con ampliamento e sostituzione edilizia per il
reperimento di alloggi a canone concordato.

Oliolive: dove è l’olio?

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Gennaio 2016 (Anno XIII – Numero 1), consultabile in questa pagina web.
La festa di Oliolive nasce per promuovere le eccellenze locali di Castel Madama: l’olio e le olive. Purtroppo quest’anno non ha avuto molto successo, e non è la prima volta! Organizzare un evento non è assolutamente facile, ma in questo caso il flop era già annunciato: nessuna impresa di olive ha partecipato direttamente ed è intervenuto un solo produttore di olio.
Grande è stata la delusione dei pochi visitatori, venuti proprio per acquistare questi prodotti, nel constatare che non erano in vendita. Perché? Ho sentito i diretti interessati (le aziende per la lavorazione delle olive, i produttori d’olio, il pubblico) e riporto qui sotto alcune delle opinioni raccolte sulla festa di Oliolive:
Рil periodo scelto non ̬ adatto;
– negli stand fa molto freddo;
– 3 giorni di festa sono troppi;
– non aiuta a promuovere le olive;
– non serve a vendere l’olio;
– non c’è ritorno economico;
Р̬ una perdita di tempo;
– sembra il mercato del martedì;
– assomiglia ad una sagra;
Р̬ inutile e non ha senso.
Criticare è sempre un compito facile, ma in questo caso il giudizio sulla festa di Oliolive è tanto duro quanto realistico. La manifestazione non è più sostenuta dalle stesse aziende di settore, e via via si è trasformata in un piccolo mercatino, dove però paradossalmente non è stato possibile acquistare né olio né olive, ed alla fine non ha accontentato nessuno. Nei chioschi all’aperto ha fatto effettivamente molto freddo, non c’è stata una grande partecipazione di pubblico, non si è riusciti a supportare la vendita dei prodotti, né a venire incontro agli interessi degli espositori, né tantomeno ai desideri dei visitatori.
Nella prima edizione della festa, il “format” individuato ha avuto un ampio consenso, nonostante l’inesperienza degli organizzatori e la fretta nell’allestimento. Infatti erano in mostra tutti gli attrezzi per la raccolta delle olive (teli, rastrelli, abbacchiatori elettrici, compressori), un piccolo frantoio per la macinazione, le aziende di olive con i loro prodotti e diversi produttori di olio: l’evento era fortemente tematico, anche se mancava il ritorno economico e si faceva sentire il freddo pungente.
Naturalmente è ingenuo pensare che per le grandi aziende di lavorazione delle olive, le quali oramai si muovono in un contesto consolidato, nazionale ed internazionale, la festa di Oliolive possa rappresentare un qualche interesse commerciale per le loro vendite. Mentre è più ragionevole immaginare che i piccoli produttori si aggreghino insieme per la vendita dell’olio, magari con la formazione di una cooperativa agricola. A questo punto la festa Oliolive sarebbe un momento d’incontro tra la domanda e l’offerta d’olio, un interesse economico per gli espositori ed un occasione per gli acquirenti in cerca dell’olio d’oliva locale. Ma Castel Madama ha una tale produzione d’olio, oppure questa è appena sufficiente a sopperire le esigenze della domanda interna? Ciò è da verificare!
Qui non si vuole bocciare completamente la manifestazione, ma sono sicuramente necessari dei cambiamenti. Visto che per le aziende d’olive la festa è inutile, che i produttori d’olio sono poco presenti e non organizzati, e che la quantità dell’olio prodotto forse non basta per generare un bussiness conveniente, si potrebbe anche considerare un titolo diverso per l’evento (la festa dell’inverno?). Il rischio è di finire come con la sagra della pera spadona, sicuramente in auge ai suoi tempi, ma ormai anacronistica e superata!

Nuovo bonus mobili

15/02/2016

La legge di stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 anche il Bonus Mobili, cioè la detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica destinati ad arredare un’abitazione sottoposta a ristrutturazione, per una spesa massima di 10.000 euro ripartibile in 10 anni.
Inoltre, alle giovani coppie che acquistano la prima casa sarà riconosciuta una detrazione del 50% delle spese sostenute, dal 01/01/2016 al 31/12/2016, per l’acquisto di mobili per un ammontare complessivo fino a 16.000 euro. Per richiedere la detrazione non sarà necessario ristrutturare, ma almeno un componente della coppia dovrà avere meno di 35 anni. Non ci sarà distinzione tra coniugi e coppie di fatto.

Agevolazioni al 50%

07/02/2016

La legge di stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 la detrazione fiscale del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia. Resta il tetto massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna immobile e il rimborso in 10 rate annuali. Sono detraibili le spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, lavori di ristrutturazione edilizia ed eliminazione delle barriere architettoniche.

Un pesce maschio per amico

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Dicembre 2015 (Anno XII – Numero 11), consultabile in questa pagina web.
Innanzitutto grazie a tutti i componenti della compagnia teatrale. Un sentito ringraziamento da parte mia, e sono sicuro da tutti quelli che hanno avuto il piacere di assistere al vostro ultimo spettacolo, per i gradevoli momenti che ci regalate ogni volta con le vostre divertenti commedie teatrali. E’ ammirevole l’impegno, la passione e la costanza che in questi anni avete infuso per portare sulla “piazza” di Castel Madama i vostri spettacoli teatrali. L’ultimo al quale ho assistito non è stato da meno, esilarante e coinvolgente, ma come ogni cosa ben fatta è il frutto di un percorso lungo ed un lavoro faticoso.
Prima di tutto c’è la vicenda che nasce da un fatto reale: un uomo bistrattato a lavoro dal capo donna e dalle colleghe. Dall’accaduto scaturisce un idea, vengono individuati gli attori più adatti per i vari ruoli, e poi si dipana la storia che è cucita intorno ad ogni protagonista in base alle sue caratteristiche e peculiarità; da qui scaturisce la sceneggiatura che conta più di 70 pagine, con l’obiettivo basilare di creare momenti di comicità ed allegria. Poi inizia la lettura del copione senza alcuna intonazione, per almeno 10 volte con tutti i protagonisti, mentre nel frattempo ogni attore rilegge il testo fino a memorizzarlo completamente; a conti fatti si legge la sceneggiatura almeno 50 volte!
Solo allora si procede ad inserire le movenze durante le prove, successivamente si aggiunge anche l’intonazione, e dopo lunghi ed impegnativi esercizi, scena dopo scena si assembla tutta la commedia. Il compito è arduo, può essere necessaria addirittura 1 ora intera di prove per ogni pagina di copione, senza considerare i tanti weekend trascorsi al teatro, le partite della propria squadra perse, i sabato sera occupati a recitare, e tutte le rinunce fatte per produrre una buona rappresentazione teatrale.
Questa forte passione nata come passatempo amatoriale, è andata perfezionandosi sempre di più, fino a diventare un vero esercizio di recitazione, con la realizzazione di scenografie assolutamente realistiche (le porte, il tavolo, le sedie, le poltrone, il quadro, l’ingresso, le pareti tinteggiate), un ottimo gioco di luci, quella penombra nella sala che aiuta lo spettatore ad immedesimarsi nella storia, la presenza del suggeritore di scena, l’assistente al sipario, le maschere di sala, un truccatore ed un parrucchiere che preparano gli attori, il tecnico delle luci e quello del suono. In tutto ci sono più di 20 persone, tra attori, attrici ed aiutanti, che lavorano in sintonia coordinate da una regia organizzata ed attenta. Il risultato lo abbiamo visto molto bene in tutte le rappresentazioni teatrali che il gruppo ha organizzato, e con questo articolo possiamo dire di aver imparato qualcosa anche sull’intenso lavoro che avviene prima dell’apertura del sipario.
Il gruppo di amici del teatro ci regala ogni volta un vero spaccato di vita quotidiana, con quel pizzico di comicità che diffonde allegria, una recitazione spontanea e naturale, una scenografia veramente realistica, uno spettacolo di grande armonia, il tutto avvolto in un palpabile amore per il teatro. Grazie tanto per tutto questo!