Aggiornamento guida agevolazioni fiscali per risparmio energetico

Aggiornamento guida agevolazioni fiscali per risparmio energetico

L’Agenzia delle Entrate il 12/09/2017 ha effettuato l’Aggiornamento guida agevolazioni fiscali per risparmio energetico.

Gli aggiornamenti più recenti sono:

  • proroga della detrazione Irpef e Ires;
  • detrazioni più elevate per la riqualificazione energetica dei condomini;
  • beneficiari del diritto alle agevolazioni;
  • modalità di cessione del credito per gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali.

Prorogate le detrazioni al 65%

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Febbraio 2016 (Anno XIII – Numero 2), intitolato “Prorogate le detrazioni al 65%”.

L’ultima legge di stabilità ha prorogato le detrazioni fiscali per tutto il 2016, per la riqualificazione energetica dell’immobile, la sua ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Basta solo scegliere cosa rinnovare quest’anno nella propria casa! Vediamo in dettaglio le novità.

Rinnovo detrazioni al 65%
Le detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e di adeguamento antisismico degli edifici sono state prorogate fino al 31/12/2016. Riepiloghiamo quali sono le spese detraibili:
– isolamento termico dell’edificio;
– sostituzione infissi e persiane;
– sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
– installazione di pannelli solari termici;
– lavori di adeguamento antisismico degli edifici.
La detrazione è estesa anche all’acquisto, installazione e messa in opera degli impianti domotici. Addirittura, per i lavori sulle parti comuni degli edifici, i condomini potranno cedere la loro quota di detrazione alle stesse imprese esecutrici, le cui modalità saranno definite con un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica sono usufruibili anche dagli IACP, Istituti Autonomi Case Popolari, comunque denominati, per gli interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica.

Proroga incentivi al 50%
La legge di stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 la detrazione fiscale del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia. Resta il tetto massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna immobile e il rimborso in 10 rate annuali. Sono detraibili le spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, lavori di ristrutturazione edilizia, eliminazione delle barriere architettoniche, acquisto e costruzione di box e posti auto pertinenziali, installazione di dispositivi anti-intrusione, riduzione dell’inquinamento acustico, acquisto e installazione di impianti fotovoltaici, messa in sicurezza dal punto di vista sismico, bonifica dall’amianto, installazione di sistemi anti-infortunio.
I pagamenti vanno effettuati con bonifico bancario o postale. Nella causale bisogna indicare la norma che prevede la detrazione fiscale (DPR 917/1986), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva dell’ditta che realizza i lavori. Nella dichiarazione dei redditi bisogna indicare i dati catastali identificativi dell’immobile.

Nuovo Bonus mobili
La legge di stabilità 2016 ha prorogato fino al 31/12/2016 anche il Bonus Mobili, cioè la detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici ad alta efficienza energetica destinati ad arredare un’abitazione sottoposta a ristrutturazione, per una spesa massima di 10.000 euro suddividibile in 10 anni.
Inoltre, alle giovani coppie che acquistano la prima casa sarà riconosciuta una detrazione del 50% delle spese sostenute, dal 01/01/2016 al 31/12/2016, per l’acquisto di mobili per un ammontare complessivo fino a 16.000 euro. Per richiedere la detrazione non sarà necessario ristrutturare, ma almeno un componente della coppia dovrà avere meno di 35 anni. Non ci sarà distinzione tra coniugi e coppie di fatto.
Per maggiori informazioni potete consultare sul sito web del giornale www.lapiazzacastelmadama.com i miei articoli nei numeri di maggio 2013, giugno 2013 e dicembre 2013!

Detrazioni fiscali al 50%

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Maggio 2013 (Anno X – Numero 5) intitolato “Detrazioni fiscali al 50%”.

Resta poco tempo per sfruttare la maggiorazione delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie sugli edifici residenziali, infatti solo fino al 30/06/2013 è prevista la detrazione Irpef aumentata al 50% (poi tornerà al 36%) con un limite massimo di spesa maggiorato a 96.000 € (poi scenderà a 48.000 €). Non c’è tempo da perdere, per chi fosse interessato qui sotto è fornita qualche utile indicazione.

Come si richiedono gli incentivi fiscali?
Non serve presentare alcuna domanda. Accedere oggi alle detrazioni è molto semplice, infatti è stato abolito l’obbligo di invio della comunicazione di inizio lavori al Centro operativo di Pescara, e non è più necessario indicare il costo della manodopera nella fattura emessa dall’impresa che esegue i lavori. Rimane la ritenuta d’acconto sui bonifici (pari al 4%) operata direttamente da banche e poste. E’ fondamentale eseguire i pagamenti con bonifico bancario o postale (modello per ristrutturazioni edilizie) da cui risultino:
– causale del versamento;
– codice fiscale del soggetto che paga;
– partita Iva del beneficiario del pagamento.

Chi può fruire della detrazione?
Possono usufruire della detrazione i proprietari ed i titolari di diritti reali (nudi proprietari, usufruttuari, locatari o comodatari, soci di cooperative, imprenditori individuali) sugli immobili oggetto degli interventi. Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente (coniuge, i parenti entro il terzo grado, gli affini entro il secondo grado) del possessore o detentore dell’immobile, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.

Per quali lavori spettano le agevolazioni?
L’agevolazione spetta per le spese sostenute sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale relative ad interventi di manutenzione straordinaria (serve la SCIA oppure la DIA), come per esempio la realizzazione di autorimesse, ascensori, servizi igienici, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la bonifica dall’amianto, le opere volte ad evitare gli infortuni domestici, i dispositivi atti a prevenire furti, l’apertura di nuove porte e finestre, le misure di sicurezza antisismica. Sono considerate detraibili anche le spese per la progettazione, le prestazioni professionali connesse, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, così come la manutenzione ordinaria sulle parti comuni condominiali degli edifici residenziali.

Cosa fare per fruire delle detrazioni?
Il contribuente deve presentare al commercialista le attestazioni fiscali raccolte in sede di dichiarazione dei redditi, e inoltre conservare ed eventualmente esibire agli organi ispettivi i seguenti documenti, intestati a chi fruisce della detrazione:
– comunicazione ASL (se obbligatoria);
– fatture e ricevute delle spese sostenute;
– ricevute dei bonifici di pagamento;
– ricevute di pagamento dell’Ici (se dovuta);
– delibera condominiale di approvazione dei lavori (su parti comuni) e tabella millesimale di ripartizione delle spese;
– dichiarazione di consenso del proprietario dell’immobile all’esecuzione dei lavori, per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi (se necessaria);
– abilitazioni amministrative comunali.

A quanto ammontano le agevolazioni?
Ogni 10.000 € di spesa (inclusa IVA) eseguite per i lavori di ristrutturazione edilizia su un abitazione, la detrazione spettante ammonta a 5.000 € ripartita in dieci quote di pari importo, quindi ogni anno 500 € di credito sull’Irpef da versare. Non è ammesso il rimborso di somme eccedenti l’imposta dovuta. La detrazione per gli interventi di recupero edilizio non è cumulabile con l’agevolazione fiscale prevista per le stesse opere dalle disposizioni finalizzate al risparmio energetico.

Incentivi del 40% per conto termico

Il DM 28/12/2012 supporta stimola la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, prevedendo incentivi per i piccoli interventi di incremento dell’efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili, infatti sono stanziati 900.000 € per privati, imprese ed amministrazioni pubbliche.

L’incentivo copre il 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni.

I soggetti ammessi agli incentivi sono le persone fisiche, i condomini ed i soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario.
Le Amministrazioni Pubbliche possono avvalersi del finanziamento tramite terzi, di un contratto di rendimento energetico oppure con l’intervento di una ESCO.

Gli interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di
edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, che possono accedere agli incentivi del Conto termico sono:
– l’isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;
– la sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato;
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione;
– l’installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per la protezione delle chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest.
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
– la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
– l’ installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri;
– la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

Tra le spese ammissibili, che concorrono al calcolo dell’incentivo, sono inclusi smontaggio e dismissione dei vecchi impianti, fornitura dei materiali e posa in opera, opere idrauliche e murarie eventualmente necessarie, interventi sulla rete di distribuzioni e prestazioni professionali.

Il finanziamento non è cumulabile con altre detrazioni statali o regionali. La domanda va presentata al GSE (Gestore dei servizi energetici) entro 60 giorni dalla fine dei lavori, compilando la scheda che il Gse metterà a disposizione sul proprio sito web.