Documentazione obbligatoria da allegare alla richiesta di autorizzazioni ASL:
- Richiesta di autorizzazione su apposito modello.
- Attestazione di pagamento.
- Planimetrie intestate, datate e firmate da professionisti abilitati.
- Scheda tecnico-anagrafica compilata.
- Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico, con verifica dell’impianto di messa a terra.
- Relazione tecnica con la descrizione dell’impianto di aerazione firmata da professionista abilitato.
- Per le aziende soggette al controllo dei Vigili del Fuoco il Certificato di Prevenzione Incendi o Dichiarazione di Inizio Attività con allegata la relazione tecnica delle opere realizzate, firmata da professionista abilitato.
- Certificazione ISPESL per macchine e impianti soggetti ad omologazione e verifiche.
- Schede tossicologiche delle eventuali sostanze chimiche impiegate).
- Certificato di abitabilità dei locali con destinazione d’uso o modifica di essa con domanda di sanatoria.
- Certificazione imbocco in fogna o autorizzazione allo scarico (in sostituzione del certificato di abitabilità).
- Copia bolletta ACEA per consumo acqua.
- Relazione di previsione di impatto acustico ambientale (L. 447/95).
- Sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/2008.
abito in uno stabile che ha oltre 60 anni mi chiedono di fare l’agibilità dell’appartamento chiedendomi di creare un antibagno e possibile?
Risposta a Loredana:
Non mi risulta che per le unità immobiliari a destinazione d’uso residenziale sia obbligatorio un anti-bagno.
I requisiti richiesti sono i seguenti, ai sensi del DM 05/07/1975:
– Altezza minima 2,40 m
– La stanza da bagno deve essere fornita di apertura all’esterno per il ricambio dell’aria o dotata di impianto di aspirazione meccanica. Nelle stanze da bagno sprovviste di apertura all’esterno è proibita l’installazione di apparecchi a fiamma libera.
Per ciascun alloggio, almeno una stanza da bagno deve essere dotata dei seguenti impianti igienici: vaso, bidet, vasca da bagno o doccia, lavabo.
Non parla di locali accessori, come la cantina. aho acquistato un mini in una casa restaurata: la cantina annessa è tutto l’anno molto umida, non ha finestre. Praticamente è inutilizzabile nonostante l’abbia pagata profumatamente. Il costruttore nonstante solleciti non interviene. Si può richiedere indietro i soldi?
Risposta a Stefania:
Si può ma non penso che il costruttore sia daccordo, per costringerlo servirebbe una causa legale, ma l’esito non è determinabile a priori.