Caldaie montate a regola d’arte

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Febbraio 2014 (Anno XI – Numero 2) intitolato “Caldaie montate a regola d’arte”.

Le caldaie devono essere montate a regola d’arte, facendo particolare attenzione al sistema di scarico dei fumi di combustione, infatti questi gas nocivi vanno accuratamente incanalati in una canna fumaria oppure opportunamente scaricati a parete. Negli edifici esistenti le canne fumarie non sono sempre presenti, per questo motivo si riportano qui sotto le prescrizioni di sicurezza che devono essere osservate.

E’ possibile installare la caldaia sotto un balcone?
Quasi mai. Infatti lo scarico della caldaia sotto un balcone deve essere collocato in posizione tale che il percorso dei fumi non sia minore di 2 m, dal punto di uscita dei gas alla soglia del balcone, compreso l’eventuale parapetto chiuso. Inoltre il terminale deve essere comunque posizionato ad una distanza minima di 30 cm dal solaio del balcone (50 cm per apparecchi a tiraggio naturale).

Si può avere lo scarico sotto una finestra?
Se la caldaia è a tiraggio naturale non è possibile, infatti la distanza minima da rispettare tra lo scarico e la finestra è 2,5 m. Invece, se l’apparecchio è a ventilazione forzata la distanza necessaria dalla finestra è solo 0,6 m.

Quali sono le distanze da rispettare?
I terminali di scarico degli apparecchi termici a gas muniti di ventilatore, con una potenza da 16 a 35 kW, devono rispettare queste distanze minime:
– 30 cm dall’angolo/rientranza dell’edificio;
– 30 cm dalla gronda o da tubazioni;
– 40 cm in adiacenza ad una finestra;
– 60 cm sotto una finestra;
– 100 cm a fianco di un balcone;
– 100 cm a fianco di uno scarico;
– 150 cm sotto un altro scarico;
– 220 cm dal piano di calpestio.

Cosa sono le canne fumarie collettive?
Le canne fumarie collettive servono per l’evacuazione dei fumi delle caldaie negli edifici con più piani, e sono composte da un condotto primario e da più canali secondari per l’allaccio dei singoli apparecchi. I condotti secondari devono avere un’altezza non minore di 2 m all’interno del primario. L’immissione dell’apparecchio nel condotto primario deve essere al di sopra del punto in cui termina il secondario sottostante. L’altezza minima della canna fumaria al di sopra dell’ultimo apparecchio deve essere di almeno 3 m.

Quante caldaie per ogni canna fumaria?
La canna fumaria può servire al massimo 6 apparecchi, e non più di una caldaia per piano. Non è consentito scaricare i prodotti della combustione di apparecchi non similari tra loro (ventilazione naturale/forzata) nello stesso camino, canna fumaria o condotto intubato.

Quando è possibile lo scarico a parete?
Non sempre. Infatti gli impianti termici installati dopo il 31/08/2013 devono essere collegati ad appositi sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione con sbocco sopra il tetto dell’edificio, come indicato nella Legge 90/2013 che modifica il DPR 412/1993. E’ possibile derogare da questo obbligo, e quindi scaricare i fumi a parete, solo nei seguenti casi:
a) si sostituisce una caldaia individuale esistente che già scaricava a parete;
b) c’è incompatibilità con le norme di tutela dei beni culturali (centro storico);
c) sussiste l’impossibilità tecnica a realizzare lo sbocco sopra il colmo del tetto.
Comunque queste caldaie devono avere un rendimento minimo del 93% (se la potenza è 35 kW), appartenere alla classe 4 o 5 secondo le emissioni di NOx (UNI EN 297, 483 e 15502), e rispettare la vigente norma tecnica UNI 7129-3:2008 sulla posizione dei terminali di tiraggio.

Si può avere il contatore vicino la caldaia?
No. Tutti gli apparecchi a gas devono essere installati ad una distanza di almeno 1,5 m dai contatori, siano essi elettrici o del gas. Solo se la caldaia è esistente, per superare l’ostacolo, è permesso realizzare un setto separatore tra apparecchio e contatore, in modo da evitare che eventuali fughe di gas possano trovare punti di innesco e causare incendi o esplosioni.