Definizione di termoregolazione

Il DLgs 102/2014 sull’efficienza energetica stabilisce nell’articolo 2 la definizione di sistema di termoregolazione (comma 2 lettera qq), e cioè un “sistema tecnico che consente all’utente di regolare la temperatura desiderata, entro i limiti previsti dalla normativa vigente, per ogni unità immobiliare, zona o ambiente”.
In tal senso non è chiaro se tale apparecchio debba essere automatico (ad esempio valvole termostatiche dei radiatori) o possa essere manuale (valvola standard).
Una definizione più accurata deriva dalla UNI 10200:2015 che caratterizza un impianto dotato di termoregolazione (punto 3.16) se sono presenti “dispositivi in grado di variare l’emissione termica dei corpi scaldanti per adattarla alle esigenze delle unità immobiliare per esempio tramite valvole termostatiche, termostati ambiente ed altri dispositivi di regolazione”.
Anche qui non è esplicito il richiamo a sistemi automatici di termoregolazione, ma gli esempi richiamati sono molto esplicativi, ed in conclusione si può dedurre che i sistemi di termoregolazione accettati sono quelli con le valvole termostatiche oppure con i termostati ambiente.

Contabilizzazione del calore

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato sul mensile “La Piazza” nel numero di Aprile 2014 (Anno XI – Numero 4) intitolato “Contabilizzazione del calore”.

I costi del riscaldamento degli edifici sono spesso causa di interminabili liti condominiali per la giusta ripartizione della spesa in rapporto ai benefici conseguiti. La contabilizzazione di calore può risolvere definitivamente il problema, infatti in questo modo si paga quello che si consuma e ci si riscalda solo quando serve, in pratica si uniscono i vantaggi del centralizzato (alta efficienza, unico impianto) alla flessibilità dell’autonomo (orari d’accensione variabili, temperatura regolabile a piacere). Vediamo di cosa si tratta!

Cosa è la contabilizzazione?
Il sistema di contabilizzazione individuale del calore permette di determinare la quantità di energia effettivamente consumata in ogni appartamento. In questo modo è possibile usare il riscaldamento quando serve, chiudendo i radiatori se si esce di casa, e pagando solo i propri reali consumi di gas. Inoltre è consentito mantenere acceso l’impianto in maniera continuativa, 24 ore su 24, con due livelli di regolazione della temperatura (diurno/notturno), come specificato nel DPR 74/2013.

Come si realizza?
In base allo schema impiantistico esistono diverse soluzioni tecnologiche, ma la maggior parte dei nostri edifici ha una distribuzione verticale del calore, cioè con più colonne montanti, ed in questi casi è necessario posizionare un ripartitore di calore (misuratore) ed una valvola termostatica (regolatore) su ogni radiatore, ed installare nel locale caldaia un sistema di misurazione dell’energia termica totale fornita al circuito d’acqua calda.

Cosa fa un ripartitore?
Il ripartitore elettronico di calore è in grado di rilevare la differenza di temperatura che esiste tra il termosifone e l’ambiente, e permette di stimare l’energia fornita dal radiatore alla stanza tramite l’utilizzo di opportuni algoritmi di calcolo.

Cosa è una valvola termostatica?
La valvola termostatica regola la temperatura all’interno di ogni stanza, interrompendo automaticamente l’afflusso d’acqua calda al radiatore quando si raggiunge la temperatura selezionata sulla manopola. La valvola è costituita da un elemento idraulico di intercettazione, un elemento di azionamento per regolare l’otturatore, ed un elemento termico sensibile alla temperatura.

Vantaggi rispetto all’impianto autonomo?
L’installazione di un sistema di contabilizzazione è molto più conveniente rispetto alla trasformazione dell’impianto centralizzato in impianti autonomi, questi sono i vantaggi per l’utente che mantiene la caldaia condominiale:
– si evitano i costi per i lavori di trasformazione;
– non serve rompere i muri ed i pavimenti;
– non si devono costruire nuove canne fumarie fino al colmo del tetto per ogni caldaia;
– non servono altre tubature per l’acqua ed il gas;
– la caldaia è professionale e la sua vita è più lunga;
– il rendimento è maggiore e si consuma meno gas;
– il costo della manutenzione è inferiore perché è suddiviso tra tutti i condomini;
– la responsabilità dell’impianto è dell’amministratore e la sicurezza è seguita con più attenzione.

Quanto costa l’intervento?
Un intervento di contabilizzazione del calore per singolo corpo scaldante e di regolazione ambiente con le valvole termostatiche installate su tutti i radiatori, costa circa 50 € per ogni valvola termostatica, 100 € per ogni ripartitore, e 3.000 € per il conta-calorie in centrale termica. Il risparmio sul gas è almeno di 150 € annui per condomino, ed il tempo di ritorno dell’investimento è di 5 anni.

Conclusioni
In conclusione la caldaia condominiale centralizzata con la contabilizzazione del calore è più efficiente, ha una maggiore sicurezza e le spese per la manutenzione sono miniori, inoltre i costi sono legati al consumo, ci si riscalda quando serve, si può regolare la temperatura di ogni stanza come si vuole, e se si effettua la sostituzione del generatore esistente con una caldaia a condensazione si possono sfruttare le detrazioni del 65% sulle spese sostenute!